“Nessun contatto” ci hanno detto, noi abbiamo detto va bene pur sapendo che ci stavano rubando l’abbraccio, ma per fortuna non l’immaginazione.
Ragione, consapevolezza e saggezza non possiamo che essere d’accordo con i provvedimenti presi, ma quanto fa male.
Ti ricordi quando con un abbraccio potevi esprimere valori, parole, sentimenti? Prima di poterlo rifare dobbiamo attendere, chissà ancora quanto.
Abbiamo imparato a sostituire l’abbraccio con le parole e i sorrisi, lo facciamo persino con gli occhi purché l’altro possa sentire quello che proviamo.
Ti piacerebbe ballare un tango adesso?
Allora: chiudi gli occhi!
Scegli il brano del tuo tango preferito e lasciati andare.
Stringiti al partner, abbraccialo e quando sei pronta muovi i primi passi.
Lo senti il contatto, il battito del suo cuore, la sua mano stretta alla tua?
Continua a ballare, senti tutte le emozioni di questo tango, non fermarti, fino a che la musica non ha suonato la sua ultima nota.
Prima di aprire gli occhi, ringrazia il tuo partner e fai un ultimo lungo respiro.
Ora, se te la senti, mi racconti come stai.
Perché funziona questo esercizio?
Devi sapere che il nostro cervello è una macchina straordinaria perfettamente adatta a provare emozioni anche se non sono reali. Ciò che non sa decifrare è se, quello che sta vivendo, è la realtà oppure solo il frutto della tua immaginazione.
Cosa comporta una situazione del genere?
Semplicemente che, vivendo l’abbraccio e ballando il tango argentino stimoli la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che favoriscono il benessere.
Il respiro si sincronizza, il battito cardiaco diminuisce, si attivano altri ormoni e neurotrasmettitori che procurano un senso di appagamento e si rafforza il sistema immunitario, allontanando così stress, ansie e timori.
In pratica immaginare di ballare il tango argentino creando la stessa atmosfera di quando sei in sala, produce gli stessi effetti di quando lo balli davvero.
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia
(Giordano Bruno)
Se parti da questa consapevolezza potrai sentirti libera di abbracciare, di scegliere in modo autonomo dove e con chi farlo. In uno stato di veglia scegli la realtà che vuoi adesso.
Perché allora non provare?
Ci hanno rubato l’abbraccio ma non ci hanno rubato il pensiero e neppure l’immaginazione.
Io l’ho fatto e ho ballato il tango più bello degli ultimi tempi.
Prova anche tu e fammi sapere com’è stata questa esperienza.
Un abbraccio forte con la mente e con l’immaginazione
Patrizia