Tango Studio Vicenza - Patrizia Gasparin

Ci hanno rubato l’abbraccio ma non l’immaginazione

“Nessun contatto” ci hanno detto, noi abbiamo detto va bene pur sapendo che ci stavano rubando l’abbraccio, ma per fortuna non l’immaginazione.

Ragione, consapevolezza e saggezza non possiamo che essere d’accordo con i provvedimenti presi, ma quanto fa male.

Ti ricordi quando con un abbraccio potevi esprimere valori, parole, sentimenti? Prima di poterlo rifare dobbiamo attendere, chissà ancora quanto.

Abbiamo imparato a sostituire l’abbraccio con le parole e i sorrisi, lo facciamo persino con gli occhi purché l’altro possa sentire quello che proviamo.

Ti piacerebbe ballare un tango adesso?

Allora: chiudi gli occhi!

Scegli il brano del tuo tango preferito e lasciati andare.

Stringiti al partner, abbraccialo e quando sei pronta muovi i primi passi.

Lo senti il contatto, il battito del suo cuore, la sua mano stretta alla tua?

Continua a ballare, senti tutte le emozioni di questo tango, non fermarti, fino a che la musica non ha suonato la sua ultima nota.

Prima di aprire gli occhi, ringrazia il tuo partner e fai un ultimo lungo respiro.

Ora, se te la senti, mi racconti come stai.

Perché funziona questo esercizio?

Devi sapere che il nostro cervello è una macchina straordinaria perfettamente adatta a provare emozioni anche se non sono reali. Ciò che non sa decifrare è se, quello che sta vivendo, è la realtà oppure solo il frutto della tua immaginazione.

Cosa comporta una situazione del genere?

Semplicemente che, vivendo l’abbraccio e ballando il tango argentino stimoli la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che favoriscono il benessere.

Il respiro si sincronizza, il battito cardiaco diminuisce, si attivano altri ormoni e neurotrasmettitori che procurano un senso di appagamento e si rafforza il sistema immunitario, allontanando così stress, ansie e timori.

In pratica immaginare di ballare il tango argentino creando la stessa atmosfera di quando sei in sala, produce gli stessi effetti di quando lo balli davvero.

Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia
(Giordano Bruno)

Se parti da questa consapevolezza potrai sentirti libera di abbracciare, di scegliere in modo autonomo dove e con chi farlo. In uno stato di veglia scegli la realtà che vuoi adesso.

Perché allora non provare?

Ci hanno rubato l’abbraccio ma non ci hanno rubato il pensiero e neppure l’immaginazione.

Io l’ho fatto e ho ballato il tango più bello degli ultimi tempi.

Prova anche tu e fammi sapere com’è stata questa esperienza.

Un abbraccio forte con la mente e con l’immaginazione

Patrizia

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